I figli dell'aria by Emilio Salgari

I figli dell'aria by Emilio Salgari

autore:Emilio Salgari
La lingua: ita
Format: epub, azw3, mobi
Tags: Letteratura italiana
pubblicato: 2016-07-10T00:00:00+00:00


LA PRINCIPESSA DI TURFAN

Se Fedoro e il capitano non erano pronti a trattenerlo, il cosacco aveva già preso lo slancio per fuggire verso lo Sparviero, piantando in asso la vecchia principessa coi suoi montoni, i suoi cammelli, le sue gioie ed il suo monaco.

Diventare lo sposo di quella vecchia centenaria! Ah, per Bacco! Era troppo grossa la pillola da mandar giù, anche indorata da un titolo principesco e rimbombante.

– Torcerò il collo e farò scoppiare il ventre a quel gaglioffo che ha avuto il coraggio di propormi tale unione! – gridò Rokoff, gettando sguardi feroci sul monaco. – Ma costui è pazzo! Pazzo da legare.

– Non prendetevela così calda, signor Rokoff – disse il capitano tenendolo sempre per un braccio, onde non gli sfuggisse. – Il mandiki ha creduto in buona fede di proporvi uno splendido affare. E poi, un figlio di Budda che sposa una principessa calmucca! Vi pare che non sia un grande onore per questa tribù? E che fama acquisterà il povero monaco per aver condotto a termine la faccenda! Diverrà hellung e realizzerà i suoi sogni ambiziosi.

– Che il cholera se lo prenda!

– Tu non sei un buon amico – disse Fedoro. – Faresti felice la principessa ed il monaco.

– Basta o accoppo quella vecchia strega con un pugno!

– Ci mettereste in un serio imbarazzo – disse il capitano. – E se la principessa si ostinasse ad avervi?

– Proponetegli il vostro macchinista.

– Mi è indispensabile. Guardate come la bella vi guarda!

– Ti sorride – aggiunse Fedoro.

– Che scoppi! – gridò Rokoff.

Fortunatamente né il monaco, né la principessa comprendevano il russo e poi i tam tam ed i tamburelli facevano un tale fracasso che le grida d'indignazione del cosacco non potevano espandersi.

La processione giungeva, preceduta dai suonatori. I calmucchi, tenendo le lampade in mano, saltavano come caproni impazziti, cercando di evitare le buche ed i fossati scavati intorno alla piazza.

Il corteo fece tre volte il giro intorno all'altare, inchinandosi dinanzi alla principessa, al monaco e ai figli di Budda, poi si sciolse bruscamente.

Tutti correvano alle loro case o alle loro tende, dove le donne avevano preparate le cene che dovevano prolungarsi fino alle prime ore del mattino.

Anche la tenda della principessa era stata illuminata e si vedevano aggirarsi numerosi servi i quali portavano enormi piatti colmi di pilao, di carni arrostite, di frittelle, di pasticci e di enormi pezzi di cavallo in stufato, il vero piatto forte dei calmucchi che non si fanno scrupolo alcuno di divorare, quantunque, come buddisti, non dovrebbero cibarsi altro che di vegetali e di latticini, proibendo la vera religione di sacrificare alcun animale agli appetiti del ventre.

– Che sia la cena di nozze? – si chiese Rokoff, vedendo il monaco far cenno al capitano di seguirli nella tenda, dove già la principessa li aveva preceduti.

– Vivaddio, non mi lascerò prendere in trappola.

Il capitano gli si era in quel momento avvicinato e non sorrideva più, anzi si mostrava piuttosto preoccupato.

– Signor Rokoff, – disse con voce un po' grave, – credo che l'aria



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